Agente e rappresentante di commercio: di cosa si occupa e come diventarlo

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Attività, caratteristiche, requisiti e inquadramento di un professionista nelle vendite

L’agente o rappresentante di commercio è una figura commerciale che, su incarico di una o più aziende, si occupa di promuovere i loro affari in una o più zone.

Che cosa fa l’agente o rappresentante di commercio? Di fatto è un intermediario che fa da collegamento tra un’azienda e i possibili clienti, ovvero opera per conto di terzi per stipulare contratti e ottenere una provvigione come compenso per la conclusione dell’affare. È importante, inoltre, sottolineare la differenza tra l’agente di commercio e il rappresentante: infatti il secondo ha un mandato che gli permette di concludere affari per conto dell’azienda, mentre l’agente di commercio si limita a promuovere la vendita e il relativo contratto deve essere sottoscritto dall’azienda per avere validità.

Quella dell’agente e rappresentante di commercio è una figura per la quale CFP Zanardelli propone lo specifico corso di formazione previsto per legge.Per capire se questo percorso può fare per te, è importante approfondire cosa fa l’agente di commercio e avere tutte le informazioni sul suo lavoro.

Cosa fa l’agente e rappresentante di commercio

I compiti e le mansioni dell’agente e rappresentante di commercio durante la giornata lavorativa sono legati soprattutto al raggiungimento degli obiettivi del loro lavoro e all’organizzazione della sua attività.

La giornata tipo dell’agente e rappresentante di commercio può comprendere attività come:

  • Il contatto con vecchi e nuovi clienti e l’organizzazione della propria agenda e degli appuntamenti, con la pianificazione dei tragitti; lavorando previo contatto telefonico, via mail o con altri strumenti digitali, l’agente deve curare anche tutte le attività di conferma e recall;
  • Gli appuntamenti con i clienti a cui presentare il catalogo e le varie offerte o proposte specifiche;
  • Lo studio e la strutturazione delle offerte ai clienti e dei relativi contratti, confrontandosi con l’azienda mandataria sia tramite il contatto diretto con i responsabili, sia attraverso gli strumenti digitali (per esempio per la programmazione del magazzino), per la pianificazione delle proposte in modo corretto in tutti i dettagli;
  • La gestione delle attività di vendita e post-vendita, compresi i reclami;
  • La rendicontazione delle sue attività, con particolarmente riferimento ai contratti chiusi e alle provvigioni a cui ha diritto, e alle attività amministrative connesse, come l’emissione di avvisi di parcella e fatture;
  • La promozione della propria attività, attraverso strumenti digitali come il sito web o i social o altri canali, soprattutto laddove non sia un agente monomandatario e abbia interesse a rimanere sul mercato del lavoro;
  • L’aggiornamento professionale, con particolare riferimento ai suoi settori di specializzazione.

L’organizzazione della giornata di lavoro dell’agente di commercio può dipendere anche da specifiche necessità aziendali (per esempio di fare riunioni con lo staff o con particolari figure) e può cambiare anche in riferimento alla sua specializzazione, per esempio laddove si occupi di un settore con una specifica stagionalità.

Cosa non fa e non può fare l’agente di commercio o il rappresentante

Come già accennato, l’agente di commercio non sottoscrive contratti in nome dell’azienda per cui lavora (cosa che invece può fare il rappresentante di commercio). L’agente e rappresentante di commercio, inoltre, non può lavorare contemporaneamente come dipendente (salvo sia un dipendente pubblico in regime di part time non superiore al 50%) e non può svolgere attività di intermediazione immobiliare (che può essere praticata solo seguendo gli appositi corso di formazione ed esame).

Infine l’art. 1743 c.c. prevede che l’agente di commercio nell’ambito del suo lavoro non può assumere l’incarico di trattare nella stessa zona e per lo stesso ramo gli affari di più imprese che siano in concorrenza tra loro.

Dove e per chi opera l’agente o rappresentante di commercio

L’agente e rappresentante di commercio può lavorare su una o più zone geografiche, ovvero in uno o più ambiti territoriali, definiti dal contratto. Inoltre può essere monomandatario, ovvero operare per una sola azienda in esclusiva, oppure plurimandatario lavorando al contempo per più realtà, tenendo presente che non può assumere incarichi per imprese diverse che siano in concorrenza per la stessa zona o lo stesso ramo.

Lo stesso professionista può dunque lavorare con imprese di settori diverse, con proposte di varie tipologie. In riferimento alla singola impresa, l’incarico dell’agente e rappresentante di commercio può riguardare la promozione di una sola linea.

Come si diventa agente di commercio: la formazione e i requisiti

Per svolgere la professione di agente di commercio è necessario frequentare uno specifico corso di formazione abilitante. Il corso ha una durata di 130 ore e, al termine, deve essere sostenuto il relativo esame di abilitazione. Per diventare agente di commercio non esiste un percorso di formazione o laurea specifico. Come requisiti per frequentare il corso sono richiesti la maggiore età alla data di iscrizione (18 anni) e il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media).

Qualora il titolo di studio sia stato conseguito all’estero, è possibile verificare qui i requisiti fissati da Regione Lombardia per accedere ai percorsi regolamentati e abilitanti fra i quali il corso per agente di commercio. Il corso per diventare agente di commercio svolto presso CFP Zanardelli, ente accreditato per la formazione, è un corso abilitante riconosciuto dalla Regione Lombardia e, per esercitare questa professione, è valido su tutto il territorio nazionale.

Inquadramento, carriera e stipendio dell’agente di commercio

L’inquadramento dell’agente di commercio e il suo stipendio possono essere diversi a seconda di vari aspetti. L’agente di commercio, che in genere è un professionista autonomo in partita iva, può infatti operare per più aziende oppure in esclusiva, ovvero per un solo cliente, diventando plurimandatario o monomandatario. Il compenso dell’agente di commercio può consistere in un fisso mensile, oppure essere espresso in una percentuale sull’affare concluso. In alternativa questo professionista può percepire un importo fisso per ogni vendita effettuata, oppure sull’importo di vendita può essere applicato un sovrapprezzo che costituirà il compenso dell’agente.

Lo stipendio effettivo dipenderà dunque dalle effettive capacità di vendita e conclusione degli affari e potrebbe variare di mese in mese, tanto che la remunerazione è spesso citata sia tra i pro sia tra i contro di questa professione. I dati più recenti indicano un fatturato medio mensile di  2250 euro, con eccellenze che fatturano fino a 7.000 euro mensili.

CFP Zanardelli organizza corsi per diventare agente di commercio durante tutto il corso dell’anno nelle diverse sedi in provincia di Brescia, che è possibile consultare nella categoria del Commercio.

Se vuoi maggiori informazioni sui corsi per agente di commercio, contatta la nostra area Adulti.

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